Dopo praticamente un anno esatto (vedi articolo del 21 ottobre 2024) ancora problemi negli utilizzi degli impianti hanno creato non pochi disagi allo svolgimento della nostra attività agonistica. La teoria della relatività va evidentemente riscritta, non solo per il fenomeno di entanglement tra sistemi quantistici, ma in quanto il tempo può deformarsi, oltre che per l’azione della gravità, anche quando si entra nel perimetro del settore pubblico.
Facciamo qualche passo indietro.
In agosto viene inviata ai Vigili del Fuoco la pratica di ottenimento dell’agibilità della palestra delle scuole medie Sommariva. Anche se i ritardi nei lavori di sistemazione del tetto della palestra ci costringono a rinviare di un anno ancora anche quelli di rifacimento della pavimentazione, almeno possiamo iniziare la stagione agonistica senza l’incubo delle “porte chiuse”.
Neanche il tempo di tirare il classico sospiro di sollievo, che arriva improvvisamente il divieto di praticare attività sportiva nella palestra del Liceo Da Vinci. Un provvedimento che colpisce una cinquantina di palestre di proprietà della Provincia e la cui causa è attribuibile ancora a quella normativa del 2011 sul Certificato di Prevenzione Incendi, alla quale per vari motivi quasi nessun istituto si è mai adeguato. La situazione è paradossale: i nostri atleti, studenti del Da Vinci, la mattina possono fare lezione in palestra, ma al pomeriggio non possono allenarsi nella stessa palestra. L’Amministrazione Comunale e la Dirigente Scolastica Carmen De Simone sono sensibili e disponibili a supportarci non appena la situazione presenti qualche spiraglio di soluzione, ma durante tutto ottobre la programmazione è giorno per giorno. Quindi i nostri tesserati devono sopportare continui adattamenti agli orari di allenamento, col settore giovanile condensato alle medie in momenti di compresenza di più gruppi, allenamenti fatti all’aperto a San Zeno o rubando qualche spazio al minibasket a Villaggio, prima squadra maschile che chiude la palestra alle 23:30.
Alla fine la soluzione del problema a cui giungono le istituzioni è quella di posticipare questi adeguamenti entro fine 2027 (impossibile pensare di sistemare in un mese quello che non si è fatto in quattordici anni) con le solite assunzioni di responsabilità a cui la nostra società sportiva dovrà adempiere per continuare nel frattempo a svolgere l’attività ordinaria.
I risultati sul campo di questa prima fase non possono che risentirne, ma dell’attività agonistica (e speriamo solo di quella finalmente) ne parleremo nei prossimi articoli, quando saranno iniziati anche tutti i campionati CSI maschili e tutte le nostre squadre avranno qualche partita alle spalle e quindi qualche elemento per fare il punto della situazione.
Ringraziamo le famiglie dei nostri atleti per la comprensione dimostrata nel gestire questa difficile situazione, e rinnoviamo l’augurio di vederli numerosi sulle tribune a tifare i colori bianco-granata della Pallacanestro Cerea
